Comfort zone
Olio su pannello telato
35×45 cm
2021
——————————————————

Nella Psicologia Comportamentale la comfort zone è definita come “la condizione mentale in cui la persona agisce in uno stato di assenza di ansietà, con un livello di prestazioni costante e senza percepire un senso di rischio” (Alasdair A. K. White, Teoria della comfort zone).
Questo significa che quando usciamo dalla nostra comfort zone percepiamo uno stato di ansia e un alto livello di rischio. Al contrario evitando situazioni nuove ci sentiamo sollevati dal peso dell’ansia e della paura.

Con l’avvento della pandemia da Covid-19 la comfort zone ha trovato per la prima volta una collocazione fisica e universale nelle case di noi tutti, rivelandosi però tanto un rifugio quanto una cella, arrivando a percepirci come animali in gabbia. Da qui la necessità di fuggire da quella prigione, relegando il campo della comfort zone a uno spazio ancora più piccolo e angusto, all’interno della nostra mente.

La figura rappresentata nel dipinto è una proiezione di questo spazio interiore, fatto di anti-materia, che spazia dal macro al micro cosmo in una galassia di ansie e paure. Qui l’umanità si svuota di significato, rendendoci freddi e impersonali come statue di bronzo (da qui il colore dell’incarnato della donna nonché la vacuità dei suoi occhi). Il legame con gli altri non ha più importanza, fintanto che ci troviamo rannicchiati nel nostro spazio sicuro, ignari che quest’ultimo non farà altro che restringersi. L’unica soluzione risiede nel trovare il coraggio di scomodarsi un pochino, ogni giorno, fino a ritrovare la bellezza di osare per se stessi e per gli altri.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Post comment